I Fogliari
La vite esprime varie sensibilità e carenze che sono variabili a secondo il vitigno, il tipo di suolo e fattori climatologici. Le carenze più frequenti che incontriamo nella vite sono: Carenze di Fe e Mn che sopratutto vediamo in suoli calcari. I sintomi della carenza di Fe si manifestano da una decolorazione gialla e totale delle foglie situate sui germogli giovani. La carenza di Manganica si esprime sulle foglie più anziane con una decolorazione gialla, parziale e con un aspetto marmorizzato. Altre carenze frequentemente incontrati sono: la carenza di B, generando sia una colatura e acinellatura, che delle necrosi sui ramoscelli. La carenza di Mg che si manifesta con una decolorazione gialla o rossa (a secondo il vitigno) delle foglie che si trovano nella zona della fruttificazione. Questa carenza di Mg è spesso dovuta a una fertilizzazione eccessiva di potassio. E importantissimo di osservare bene la vite e di mantenere l’equilibrio nutrizionale, perché queste carenze generano oltre ai sintomi apparenti anche dei problemi qualitativi gravi e in alcuni casi possono causare anche la morte del piede.
Molti elementi nutritivi possono essere assorbiti dalle foglie, l'azoto, il fosforo, il potassio, ma anche una serie di microelementi quali il boro, il il ferro, magnesio, manganese, rame, ecc.. indispensabili alla vita della pianta.
Generalmente la concimazione fogliare non sostituisce quella al terreno, ma contribuisce all'ottenimento di un buon equilibrio vegeto produttivo della pianta al fine di ottenere vini di ottima qualità.
In commercio troviamo diverse tipologie di fertilizzanti fogliari, dagli azotati ai potassici, organici, biostimolanti, agli NPK, microelementi singoli o multipli; in commercio troviamo tutte le combinazioni di elementi per ottenere ottimi risultati.
Le nuove formulazioni oggi consentono di poter miscelare i concimi fogliari alla maggior parte degli anticrittogamici, con il conseguente abbattimento di costo d'intervento in vigneto. Di grande importanza risulta la scelta di prodotti che permettono l'intervento anche in periodi molto caldi (Luglio-Agosto) senza problemi di ustioni a foglie o grappoli.
Data la complessità di questa materia, spesso ci si affida a diagnosi affrettate e talvolta non corrette, con la conseguenza di inutili e costosi interventi. Si consiglia pertanto di chiamare il nostro servizio tecnico per una corretta valutazione in campo e per una risoluzione efficace del problema.


Che cosa sono esattamente i prodotti Metalosate?
Albion resta l'unica fonte di aminoacidi chelati minerali oggi sul mercato
I Metalosate sono dei prodotti (chelati brevettati), ideati dai Laboratori Albion (USA), specificamente designati per applicazioni fogliari. Essi sono unici perché il minerale contenuto all’interno della molecola è chelato (legato) con aminoacidi. Siccome gli aminoacidi costituiscono i mattoni per la costruzione delle proteine e queste sono presenti in tutti gli organismi viventi, i prodotti Metalosate, come le proteine, sono molecole naturali.
La chelazione è un processo di unione fra una specifica molecola organica denominata “ligando” ed uno ione minerale in due o più punti per formare una struttura stabile, ad anello. I chelati possono essere sia sintetici che naturali.EDTA, DTPA, EDDHA e molecole simili sono esempi di agenti chelanti che portano alla formazione di chelatisintetici.Emoglobina e clorofilla sono esempi di chelati naturali. I chelati aminoacidici ideati dai Laboratori Albion sono chimicamente molto simili ai chelati naturali presenti nelle piante, negli animali e nell’uomo.
I minerali sono stati chelati con aminoacidi dai Laboratori Albion, perché in questo modo sono protetti da interazioni che avvengono con l’ambiente circostante. Queste interazioniche riguardano tutti i tipi di chelato possono avvenire nella soluzione, nel terreno o sulla superficie della pianta; esse possono rendere i minerali non chelati (non più protetti)e quindi indisponibili per l’assorbimento da parte della pianta. Siccome Albion utilizza aminoacidi naturali per chelare i minerali, essi sono rapidamente assorbiti, traslocati e metabolizzati dalle piante.
Rapidamente assimilati
I Metalosate vanno somministrati alle piante per via fogliare. Questo evita che reazioni indesiderate, come quelle che avvengono nel suolo, rendano gli elementi indisponibili. Ampie ricerche hanno dimostrato che i Metalosate svolgono un’azione positiva nella pianata già a poche ore dal trattamento. Ciò permette di limitare le perdite di prodotto per dilavamento dopo una pioggia o un’irrigazione. Dove abbiamo forti carenze nutrizionali, i risultati si notano a pochi giorni dal trattamento.
Sicuri ed Efficaci
I Metalosate possono essere somministrati alle colture con minor rischio di fitotossicità. Infatti, l’assorbimento di chelati aminoacidi è così efficiente che bastano dosi molto più basse di minerale per garantire parità di risultato. I Metalosate possono essere utilizzati anche su colture sensibili, senza problemi di ustioni o danneggiamenti ai fiori ed ai frutti.
Facili da usare
Sono miscibili con la maggior parte dei prodotti chimici oggi in commercio. Tutti i Metalosate sono liquidi facili da dosare e da utilizzare. Poiché sono stati formulati con molecole altamente solubili, non danno problemi di deposito, né di otturazione a schermi ed ugelli. Non sono abrasivi e non causano usura alle attrezzature.
Di valore superiore
Albion ha introdotto l’alta tecnologia con un pacchetto di prodotti brevettati. Sono disponibili con formulati commerciali che contengono il singolo elemento. Calcio, magnesio, potassio, zinco, ferro, manganese, boro. Questo permette di utilizzare solo l’elemento di cui si è accertata la carenza, senza dover acquistare elementi nutritivi non necessari. Tuttavia sono a disposizione anche una serie di miscele con microelementi metalosate.
Che cosa è la chelazione
Il processo di attaccare una specifica molecola organica a un minerale in due o piu’ punti per formare un anello .
La molcola circonda il minerale per proteggerlo dalle interazioni con l’ambiente
La chelazione facilita la disponibilità del minerale per la pianta
Che cosa sono esattamente i Metalosati
Minerali chelati con aminoacidi che sono 100% compatibili con le piante.
Biodisponibili grazie alla loro carica neutra e alla loro ridotta dimensione molecolare.
Albion resta l'unica fonte di aminoacidi chelati minerali oggi sul mercato
I Metalosate sono dei prodotti (chelati brevettati), ideati dai Laboratori Albion (USA), specificamente designati per applicazioni fogliari. Essi sono unici perché il minerale contenuto all’interno della molecola è chelato (legato) con aminoacidi. Siccome gli aminoacidi costituiscono i mattoni per la costruzione delle proteine e queste sono presenti in tutti gli organismi viventi, i prodotti Metalosate, come le proteine, sono molecole naturali.
La chelazione è un processo di unione fra una specifica molecola organica denominata “ligando” ed uno ione minerale in due o più punti per formare una struttura stabile, ad anello. I chelati possono essere sia sintetici che naturali.EDTA, DTPA, EDDHA e molecole simili sono esempi di agenti chelanti che portano alla formazione di chelatisintetici.Emoglobina e clorofilla sono esempi di chelati naturali. I chelati aminoacidici ideati dai Laboratori Albion sono chimicamente molto simili ai chelati naturali presenti nelle piante, negli animali e nell’uomo.
I minerali sono stati chelati con aminoacidi dai Laboratori Albion, perché in questo modo sono protetti da interazioni che avvengono con l’ambiente circostante. Queste interazioniche riguardano tutti i tipi di chelato possono avvenire nella soluzione, nel terreno o sulla superficie della pianta; esse possono rendere i minerali non chelati (non più protetti)e quindi indisponibili per l’assorbimento da parte della pianta. Siccome Albion utilizza aminoacidi naturali per chelare i minerali, essi sono rapidamente assorbiti, traslocati e metabolizzati dalle piante.
Rapidamente assimilati
I Metalosate vanno somministrati alle piante per via fogliare. Questo evita che reazioni indesiderate, come quelle che avvengono nel suolo, rendano gli elementi indisponibili. Ampie ricerche hanno dimostrato che i Metalosate svolgono un’azione positiva nella pianata già a poche ore dal trattamento. Ciò permette di limitare le perdite di prodotto per dilavamento dopo una pioggia o un’irrigazione. Dove abbiamo forti carenze nutrizionali, i risultati si notano a pochi giorni dal trattamento.
Sicuri ed Efficaci
I Metalosate possono essere somministrati alle colture con minor rischio di fitotossicità. Infatti, l’assorbimento di chelati aminoacidi è così efficiente che bastano dosi molto più basse di minerale per garantire parità di risultato. I Metalosate possono essere utilizzati anche su colture sensibili, senza problemi di ustioni o danneggiamenti ai fiori ed ai frutti.
Facili da usare
Sono miscibili con la maggior parte dei prodotti chimici oggi in commercio. Tutti i Metalosate sono liquidi facili da dosare e da utilizzare. Poiché sono stati formulati con molecole altamente solubili, non danno problemi di deposito, né di otturazione a schermi ed ugelli. Non sono abrasivi e non causano usura alle attrezzature.
Di valore superiore
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Che cosa è la chelazione
Il processo di attaccare una specifica molecola organica a un minerale in due o piu’ punti per formare un anello .
La molcola circonda il minerale per proteggerlo dalle interazioni con l’ambiente
La chelazione facilita la disponibilità del minerale per la pianta
Che cosa sono esattamente i Metalosati
Minerali chelati con aminoacidi che sono 100% compatibili con le piante.
Biodisponibili grazie alla loro carica neutra e alla loro ridotta dimensione molecolare.


Qualità del servizio
Metalosate + T.E.A.M. = La formula del successo
Come servizio per l’agricoltore, Albion offre un sistema di analisi che permette di individuare con estrema esattezza gli elementi carenti nelle colture. Il sistema si avvale di un programma computerizzato esclusivo: il T.E.A.M. (inserire immagine); creato nei laboratori Albion ed al quale vengono sottoposti i risultati delle analisi del terreno e delle diagnostiche fogliari. Il programma, dà indicazione sul tipo di Metalosate e sul dosaggio da utilizzare per meglio soddisfare ogni esigenza individuale.
Per potersi avvalere del T.E.A.M. la procedura è la seguente:
Prelievo in campo del campione di tessuto fogliare
Analisi di laboratorio del campione
Trasmissione dei risultati dell’analisi
Ricevimento del rapporto T.E.A.M. in tempi brevi
METALOSATE
Rapidamente assimilati
Sicuri da usare
Facili da applicare
Economici nell’utilizzo
Dosati dal T.E.A.M.
Per sicuri risultati ed alti profitti metti Albion al tuo servizio!
Metalosate + T.E.A.M. = La formula del successo
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Per potersi avvalere del T.E.A.M. la procedura è la seguente:
Prelievo in campo del campione di tessuto fogliare
Analisi di laboratorio del campione
Trasmissione dei risultati dell’analisi
Ricevimento del rapporto T.E.A.M. in tempi brevi
METALOSATE
Rapidamente assimilati
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Le carenze
Azoto
E’ un elemento di particolare importanza perché entra nella costituzione della clorofilla, delle proteine, degli acidi nucleici, delle lecitine, delle vitamine, degli alcaloidi.
Nel corso di tutte le fasi di crescita, l’azoto presente nelle proteine costituzionali delle foglie e delle femminelle viene rinnovato con notevole rapidità e alla fine del periodo di elaborazione passa nei grappoli.
La reazione più evidente nella vita alla concimazione azotata è l’aumento del vigore, che consiste in un prolungamento dello stato erbaceo, caratterizzato da un equilibrio ormonale favorevole alla crescita, un intensità respiratoria elevata e un’utilizzazione dei prodotti della fotosintesi per l’edificazione della parte vegetativa.
Partecipa alla sintesi degli aminoacidi e gioca un ruolo fondamentale nella formazione delle proteine e nella sintesi della clorofilla.
Clorosi delle foglie basilari
Crescita ridotta con apparato radicale ampio.
Ingiallimento delle foglie a partire da quelle più adulte
In casi gravi carenze perdita delle foglie
Colorazione porpora dovuta all'accumulo di pigmento antocianina.
Fusti fibrosi, piccoli e scolorati.
Sintomi da eccesso di azoto
Un vigore eccessivo è sfavorevole alla qualità: il tenore di zucchero nel mosto diminuisce, come anche il livello di composti polifenolici nobili.
All’aumento del vigore si accompagna un ritardo delle differenti fasi del ciclo annuale e soprattutto della maturazione, che si realizza in condizioni atmosferiche più fredde ed umide.
L’eccesso di azoto nelle bacche si traduce in una maggiore vulnerabilità alla Botritis Cinerea e nella crescita più accentuata di lieviti in vinificazione, modificando la biosintesi dei sottoprodotti.
Fosforo
E' contenuto nelle membrane cellulari e favorisce la crescita del meristema
I tessuti verdi sono più scuri del solito, assumono una colorazione rossastra o porpora
Necrosi fogliare
Ridotta qualità dei frutti.
Tessuti scarsamente lignificati.
Maturazione tardiva dei frutti.
Scarso sviluppo della pianta (nanismo).
Apparato radicale scarso e poco ramificato.
Potassio
È coinvolto nel sistema osmotico della pianta e nel bilancio ionico: regola la chiusura e apertura degli stomi.
Attiva moltissimi enzimi
Entra nei meccanismi di costruzione dei carboidrati e nella traslocazione degli zuccheri.
Promuove la crescita radicale
Migliora la qualità dei frutti, il loro colore e il sapore.
Clorosi marginale con accartocciamento fogliare, particolarmente evidente alle estremità e ai margini tra le nervature
Radici suscettibili a malattie.
Scarsa lignificazione del fusto.
Scarsa produzione di fiori.
Magnesio
È il costituente fondamentale come atomo centrale della molecola di Clorofilla
Favorisce il metabolismo dei fosfati e dell’azoto.
Promuove i processi di assorbimento nelle piante.
È mobile dentro la pianta
Il sintomo più visibile è la clorosi delle foglie più vecchie
Le venature della foglia rimangono verdi mentre le aree tra di esse ingialliscono e si seccano.
Ridotta crescita.
Calcio
Favorisce l'allungamento cellulare e migliora la permeabilità delle membrane.
È un importantissimo componente della parete cellulare.
È essenziale per mantenere l’integrità della parete cellulare
È poco mobile nella pianta.
È importantissimo per avere picciolo forti e frutti turgidi.
Regola l’assorbimento della parete cellulare.
Sintomi di carenza sono spesso marciumi e cattiva conservazione e maturazione.
Nuove foglie con clorosi
Necrosi marginale
Deformazioni
Collasso dei tessuti e perdita della consistenza dei frutti
Scarso sviluppo dell’apparato radicale.
Manganese
È correlato con il Ferro ed ha simili sintomi di carenza.
Come il Ferro catalizza la formazione della clorofilla e le reazioni di ossido riduzione nei tessuti ( Metabolismo delle Auxine)
È richiesto per integrità della membrana dei cloroplasti e il rilascio dell’ossigeno durante la fotosintesi
Partecipa alla sintesi delle proteine e attiva i processi enzimatici.
È poco disponibile ad alto PH
Si manifesta con Clorosi intervallate delle foglie Giovani
Si ha scarsa Fioritura
Le foglie superiori ingialliscono fra le venature e gli apici, mentre le venature e la zona verso il picciolo rimangono verdi
Zinco
È importantissimo nello sviluppo delle nuove foglie e partecipa all’attivazione di numerosi sistemi enzimatici.
Necessario per il metabolismo dell'auxina, un ormone vegetale che favorisce la crescita delle cellule per distensione e l'accrescimento dei frutti.
Necessario per la sintesi di acidi nucleici.
È poco mobile nella pianta.
Si manifesta con accrescimento ridotto dei germogli, delle foglie che si deformano ( con macchie grigio brune ) e clorosi
Spesso frutti piccoli e basse produzioni si correlano a carenza di Zinco
Poco disponibile a PH alto del suolo è antagonista del Ferro
Boro
Favorisce la sintesi degli acidi nucleici e aiuta la pianta a metabolizzare i carboidrati, è essenziale per la fecondazione, favorisce la fioritura.
Il Boro influenza l’utilizzo del calcio e l’integrità della mambrana cellulare che a sua volta regola il flusso dei nutrimenti dentro la cellula.
È importante nella regolazione della crescita della pianta ( le parti giovani ne contengono circa il doppio di quelle vecchie )
Carenze determina la morte delle gemme, scarse fioriture, scarse impollinazioni e ridotta qualità dei frutti.
Nel suolo è sotto forma di Borato che ha carica Negativa.
La sua disponibilità può essere ridotta da una eccessiva presenza di azoto.
Nuova crescita irregolare
Foglie piccole
Apici marroni
Necrosi del midollo.
Sterilità parziale
Ferro
Gioca un ruolo importante nella formazione della clorofilla, il pigmento verde è capace di assorbire le radiazioni solari e di promuovere il processo fotosintetico
Stimola la sintesi proteica, Interviene nella riduzione dei nitrati
Clorosi internervale e imbiancamento del lembo nei nuovi germogli
Rallentamento sviluppo vegetativo .
È poco mobile all’interno della pianta soprattutto in suoli al alto PH
Spesso i sintomi sono molto localizzati nell’impianto.
E’ un elemento di particolare importanza perché entra nella costituzione della clorofilla, delle proteine, degli acidi nucleici, delle lecitine, delle vitamine, degli alcaloidi.
Nel corso di tutte le fasi di crescita, l’azoto presente nelle proteine costituzionali delle foglie e delle femminelle viene rinnovato con notevole rapidità e alla fine del periodo di elaborazione passa nei grappoli.
La reazione più evidente nella vita alla concimazione azotata è l’aumento del vigore, che consiste in un prolungamento dello stato erbaceo, caratterizzato da un equilibrio ormonale favorevole alla crescita, un intensità respiratoria elevata e un’utilizzazione dei prodotti della fotosintesi per l’edificazione della parte vegetativa.
Partecipa alla sintesi degli aminoacidi e gioca un ruolo fondamentale nella formazione delle proteine e nella sintesi della clorofilla.
Clorosi delle foglie basilari
Crescita ridotta con apparato radicale ampio.
Ingiallimento delle foglie a partire da quelle più adulte
In casi gravi carenze perdita delle foglie
Colorazione porpora dovuta all'accumulo di pigmento antocianina.
Fusti fibrosi, piccoli e scolorati.
Sintomi da eccesso di azoto
Un vigore eccessivo è sfavorevole alla qualità: il tenore di zucchero nel mosto diminuisce, come anche il livello di composti polifenolici nobili.
All’aumento del vigore si accompagna un ritardo delle differenti fasi del ciclo annuale e soprattutto della maturazione, che si realizza in condizioni atmosferiche più fredde ed umide.
L’eccesso di azoto nelle bacche si traduce in una maggiore vulnerabilità alla Botritis Cinerea e nella crescita più accentuata di lieviti in vinificazione, modificando la biosintesi dei sottoprodotti.
Fosforo
E' contenuto nelle membrane cellulari e favorisce la crescita del meristema
I tessuti verdi sono più scuri del solito, assumono una colorazione rossastra o porpora
Necrosi fogliare
Ridotta qualità dei frutti.
Tessuti scarsamente lignificati.
Maturazione tardiva dei frutti.
Scarso sviluppo della pianta (nanismo).
Apparato radicale scarso e poco ramificato.
Potassio
È coinvolto nel sistema osmotico della pianta e nel bilancio ionico: regola la chiusura e apertura degli stomi.
Attiva moltissimi enzimi
Entra nei meccanismi di costruzione dei carboidrati e nella traslocazione degli zuccheri.
Promuove la crescita radicale
Migliora la qualità dei frutti, il loro colore e il sapore.
Clorosi marginale con accartocciamento fogliare, particolarmente evidente alle estremità e ai margini tra le nervature
Radici suscettibili a malattie.
Scarsa lignificazione del fusto.
Scarsa produzione di fiori.
Magnesio
È il costituente fondamentale come atomo centrale della molecola di Clorofilla
Favorisce il metabolismo dei fosfati e dell’azoto.
Promuove i processi di assorbimento nelle piante.
È mobile dentro la pianta
Il sintomo più visibile è la clorosi delle foglie più vecchie
Le venature della foglia rimangono verdi mentre le aree tra di esse ingialliscono e si seccano.
Ridotta crescita.
Calcio
Favorisce l'allungamento cellulare e migliora la permeabilità delle membrane.
È un importantissimo componente della parete cellulare.
È essenziale per mantenere l’integrità della parete cellulare
È poco mobile nella pianta.
È importantissimo per avere picciolo forti e frutti turgidi.
Regola l’assorbimento della parete cellulare.
Sintomi di carenza sono spesso marciumi e cattiva conservazione e maturazione.
Nuove foglie con clorosi
Necrosi marginale
Deformazioni
Collasso dei tessuti e perdita della consistenza dei frutti
Scarso sviluppo dell’apparato radicale.
Manganese
È correlato con il Ferro ed ha simili sintomi di carenza.
Come il Ferro catalizza la formazione della clorofilla e le reazioni di ossido riduzione nei tessuti ( Metabolismo delle Auxine)
È richiesto per integrità della membrana dei cloroplasti e il rilascio dell’ossigeno durante la fotosintesi
Partecipa alla sintesi delle proteine e attiva i processi enzimatici.
È poco disponibile ad alto PH
Si manifesta con Clorosi intervallate delle foglie Giovani
Si ha scarsa Fioritura
Le foglie superiori ingialliscono fra le venature e gli apici, mentre le venature e la zona verso il picciolo rimangono verdi
Zinco
È importantissimo nello sviluppo delle nuove foglie e partecipa all’attivazione di numerosi sistemi enzimatici.
Necessario per il metabolismo dell'auxina, un ormone vegetale che favorisce la crescita delle cellule per distensione e l'accrescimento dei frutti.
Necessario per la sintesi di acidi nucleici.
È poco mobile nella pianta.
Si manifesta con accrescimento ridotto dei germogli, delle foglie che si deformano ( con macchie grigio brune ) e clorosi
Spesso frutti piccoli e basse produzioni si correlano a carenza di Zinco
Poco disponibile a PH alto del suolo è antagonista del Ferro
Boro
Favorisce la sintesi degli acidi nucleici e aiuta la pianta a metabolizzare i carboidrati, è essenziale per la fecondazione, favorisce la fioritura.
Il Boro influenza l’utilizzo del calcio e l’integrità della mambrana cellulare che a sua volta regola il flusso dei nutrimenti dentro la cellula.
È importante nella regolazione della crescita della pianta ( le parti giovani ne contengono circa il doppio di quelle vecchie )
Carenze determina la morte delle gemme, scarse fioriture, scarse impollinazioni e ridotta qualità dei frutti.
Nel suolo è sotto forma di Borato che ha carica Negativa.
La sua disponibilità può essere ridotta da una eccessiva presenza di azoto.
Nuova crescita irregolare
Foglie piccole
Apici marroni
Necrosi del midollo.
Sterilità parziale
Ferro
Gioca un ruolo importante nella formazione della clorofilla, il pigmento verde è capace di assorbire le radiazioni solari e di promuovere il processo fotosintetico
Stimola la sintesi proteica, Interviene nella riduzione dei nitrati
Clorosi internervale e imbiancamento del lembo nei nuovi germogli
Rallentamento sviluppo vegetativo .
È poco mobile all’interno della pianta soprattutto in suoli al alto PH
Spesso i sintomi sono molto localizzati nell’impianto.
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